Una grande pianura, sfumature di verde e giallo a perdita d’occhio e poi ecco sbucare borghi e manieri sulla piana di Navelli. La possibilità di scoprire l’Abruzzo, nel modo più vero e umano possibile ve la offriremo con questo weekend. Un tour per chi cerca un rapporto diretto e autentico con le comunità locali, i territori rurali, la storia, le tradizioni, la natura. In tre giorni intensi, fatti di sudore e ottimo cibo, incontrerete persone entusiaste del proprio lavoro, percorrerete alcuni tratti dei sentieri che attraversano l’altopiano di Navelli e la valle Subequana, ammirerete le bellezze naturalistiche, storiche, artistiche, conoscerete i sapori e gli odori, apprezzerete l’accoglienza dei suoi abitanti.
ITINERARIO
Giorno 1: Arrivo a Navelli
Un borgo immobilizzato nel tempo, che può e deve diventare una visita culturale a cielo aperto. Con i suoi 500 abitanti, che vivono principalmente nella parte bassa del paese, Navelli si trova in una posizione strategica: domina infatti l’altopiano fino alla Valle Tritana e alla Conca Peligna. Il consiglio è di girovagare e perdersi per Navelli alta dove il tempo sembra essersi fermato, dove è possibile ancora notare all’ingresso delle case il gancio utilizzato per legare le corde che tenevano gli animali. Arrivo in residenza. La cena sarà tipica. Pernottamento.
Giorno 2: Giro ad anello Sulle orme del Medioevo Abruzzese – 32 km – dislivello 800
Sulle orme del Medioevo e dei complessi monastici vi porteremo a visitare Bominaco (frazione di Caporciano) che con il suo castello, iniziato a costruire nel XII secolo, e la sua torre cilindrica, oggi ancora visibile, domina l’altopiano di Navelli. Qui nel X secolo venne fondato un monastero benedettino appartenente all’abbazia di Farfa. Di quel monastero oggi è possibile ammirare due edifici costruiti tra l’XI ed il XII secolo: la chiesa romanica di Santa Maria Assunta e l’oratorio di San Pellegrino. Il giro, che si snoda fra strade bianche e sterrate, attraverserà Caporciano e, dopo aver visitato Bominaco, proseguirà fino a Fontecchio, antico borgo medievale, conserva bellezze storiche, artiste e architettoniche che vedono la loro massima espressione nella Torre Medievale, nell’antica Fontana trecentesca, nella chiesa e nel Convento di San Francesco dove sono presenti affreschi di scuola giottesca. Rientro in Residenza. Cena tipica. Pernottamento
Giorno 3: Giro ad anello Le vie Tratturali- 35 km – 600 mt dislivello
I Tratturi, sono quei percorsi che un tempo venivano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, per trasferire con cadenza stagionale mandrie e greggi da un pascolo all’altro. Prata d’Ansidonia, Peltuinum, Castel Camponeschi, Tussio, sono i luoghi di destinazione dell’escursione odierna. Il Borgo di Tussio con la sua Torre Campanile ci introduce a Castel Camponeschi, un gioiello medievale d’Abruzzo è un borgo fortificato sito sulla piana di Prata d’Ansidonia, cittadina di epoca romana. Il sito archeologico di Peltuinum, antica citta’ vestina presa nel 302 a. C. dai Romani che raggiunse il suo massimo splendore urbanistico in età augustea. Importante centro per la sua posizione strategica e la viabilità, per il commercio di bestiame, della transumanza e del vino, mantenne sempre l’ordinamento di Praefectura. La città era cinta da mura tardo repubblicane e era attraversata dalla via Claudia Nova che ne rappresentava l’asse principale, congiungendo la Porta occidentale con quella orientale. La struttura urbanistica rispecchiava gli schemi dell’impostazione romana, ad eccezione del teatro e dell’anfiteatro . Nel foro, ubicato sulla parte sud della città, era posto un tempio dedicato ad Apollo. Il tour completamente su sterrato e strade bianche, farà rientro a Navelli attraverso la Chiesa tratturale di S.M. di Centurelli, per la riconsegna delle bici, una doccia ristoratrice e pronti per il rientro.