IL MOLISE ESISTE ED è BELLISSIMO E …TUTTO DA SCOPRIRE IN BICI!
Il viaggio dei pastori, ancora praticato da alcuni allevatori, ha ispirato questa traversata in bici nelle terre del Molise: dall’Appennino patrimonio Unesco fino alle spiagge di Termoli attraverso paesaggi sorprendenti, alla ricerca dei segnavia tratturali. Ancora poco esplorato dal turismo di massa, il Molise, stretto fra Abruzzo e Puglia, è una regione che raccoglie splendidi tesori d’arte, scenari naturali mozzafiato e tradizioni millenarie. Elementi caratteristici del Molise, i tratturi sono antichissime vie d’erba battuta lungo le quali i nostri avi, dall’epoca pre-romana sino a un paio di secoli fa, spostavano stagionalmente le proprie greggi.
I tratturi moderni
Molti tratturi sorgono oggi, infatti, accanto ad antiche strade romane lastricate in pietra. A differenza di queste, tuttavia, molti Giganti Verdi si sono conservati quasi intatti fino a giorni nostri: merito degli Aragonesi che, nel XV secolo, diedero nuovo slancio al commercio di prodotti d’allevamento. Furono loro a costruire il “Tratturo Moderno”, con i suoi Tratturelli e bracci (le strade secondarie e di collegamento), i suoi 11,6 m. di larghezza, i suoi limiti stradali in pietra e le dogane per gli affari burocratici. Si conta che circa 70 comuni del Molise, fra cui Campobasso, Boiano e Isernia, siano sorti lungo questi percorsi che costituiscono, dal 1997, il Parco Regionale dei Tratturi.
ITINERARIO
1° Giorno: Arrivo a Castel di Sangro
Incontro con la guida presso la struttura ospitante e prova delle bici, briefing. Possibilità di Centro benessere su prenotazione. Cena tipica e pernotto.
2° Giorno: da Castel di Sangro a Pescolanciano – KM tappa : 54 – Dislivello : 857
Partenza e percorriamo da subito il vecchio tratturo che da Castel di Sangro portava a Lucera in Puglia. Il tratto che dall’Abruzzo ci porta in Molise attraverso il comune di Montalto e poi a Roccasicura, passa da Riserva Collemeluccio – Montedimezzo Alto Molise, che fa parte del programma Unesco Mab (Man and Biosphere). La strada continua fino a Carovilli e poi sale fino a Pietrabbondante e termina a Pescolanciano, in Provincia di Isernia, dove è possibile percorre il Castel di Sangro-Lucera in tutta la sua maestosità, ancora integro nei sui 111,6 metri di ampiezza. Uno spettacolo unico al mondo, a portata di mano, dove poter immergersi per un istante nella storia del Molise e nella storia della Civiltà della Transumanza. Arrivo. Cena tipica e pernottamento.
3° Giorno: da Pescolanciano a Lucito – KM tappa : 56 – Dislivello : 1179
Secondo giorno di tappa, seguendo lo storico percorso del tratturo, raggiungiamo gli splendidi borghi di Chiauci e Bagnoli del Trigno, considerato la Perla del Molise. Lo stesso Tratturo è ben visibile anche nel tratto che collega i Comuni di Lucito e Castelbottaccio, in Provincia di Campobasso, e sale poi verso Trivento. Noi devieremo per andare a vedere il borgo di Fossalto e di Sant’Angelo Limosano, paese di San Pietro Celestino e nella lista dei 20 Paesi più belli d’Italia. Percorrendo il sentiero Celestiniano, lo stesso che il monaco eremita affrontò nel lontano 1294 per raggiungere L’Aquila e prendere la nomina papale, proseguiremo il nostro tour fino a Lucito, sede di tappa odierna. Cena e pernottamento.
4° Giorno: da Lucito a Larino KM tappa : 52 Dislivello : 1500
Terzo giorno di tappa, con intersezione su Castellino del Biferno, splendido borgo sulla Rupe delle Cucciole. Mille anni di storia e un costone di tufo a strapiombo sulla Valle del Biferno per ripararsi dai barbari e arroccarsi là dove i Saraceni non sarebbero arrivati. Proseguendo raggiungeremo Lupara per visitare il castello, uno del luoghi del cuore FAI e Civitacampomarano paesino di rara bellezza, capitale della street art. Scendendo verso valle incontreremo Guardialfiera, Il paesino, che ha dato i natali allo scrittore Francesco Jovine, con vista sul lago omonimo e il suo misterioso ponte, che compare per pochi giorni all’anno. Il piccolo borgo molisano cela un segreto davvero affascinante, sommerso dalle acque del suo lago. Il tour prosegue verso la cittadina di Larino, sede di tappa odierna. In passato era un importante municipium romano ed è a quel periodo che risalgono le suggestive rovine dell’anfiteatro (da non perdere!) e le ville con splendidi pavimenti in mosaico.
Al centro del paese, oltre al bel palazzo ducale di origine medievale, merita una visita la cattedrale dedicata a San Pardo e all’Assunta. Cena e pernottamento.
5° Giorno: da Larino a Termoli – KM tappa : 62 – Dislivello : 615
Quarto giorno di tappa con arrivo sulla costa adriatica. Attraverseremo il fiume Biferno per raggiungere le colline del bosco del Vallone Indaco per raggiungere Palata e visitare il grazioso borgo con vicoletti medievali e attraversato dal vecchio tratturo Ateleta Biferno. Percorrendo il tratturo arriveremo a Montenero di Bisaccia, situato a poco più di 200 metri di altezza su una collina di tufo di fronte al mare, in passato ricoperta da una fitta boscaglia, da cui il nome di “Montenero”. Il tratturo ci accompagnerà fino alla costa che da adesso vedremo davanti a noi con una strada panoramica che attraversa Petacciato e arriva a Termoli. Il piccolo borgo antico, tra i più belli d’Italia, sorge su un promontorio roccioso che si affaccia direttamente sul mare, con al centro la Cattedrale, monumento nazionale tra gli esempi più belli del romanico in Molise, che conserva le reliquie del patrono San Basso. Arrivo per la cena ed il pernottamento.
6° Giorno: Partenza
Dopo la colazione in albergo, rientro verso le proprie destinazioni.